Pompa Diamagnetica CTU Mega 18


La POMPA DIAMAGNETICA "CTU MEGA 18" svolge diversi tipi di azione:

  1. Controllo del dolore – il campo magnetico ha un’importante effetto antalgico, antiinfiammatorio ed antiedemigeno.
  2. Movimentazione di liquidi – la repulsione esercitata dal campo magnetico nei confronti dell’acqua corporea rende la terapia in grado di interagire con alcuni processi di fondamentale importanza a livello della cellula come il trasporto di nutrienti, l’equilibrio dell’ambiente intracellulare, la regolazione della temperatura tessutale.
  3. Biostimolazione endogena – la diamagnetoterapia è in grado di favorire lo sviluppo di correnti elettriche a livello di diversi tessuti come il muscolo liscio e striato, i tendini ed il tessuto nervoso, così che essi vengano “ricaricati”, riacquisendo quella riserva di energia che è necessaria al mantenimento della loro omeostasi e al loro buon funzionamento.
  4. Impianto molecolare – la somministrazione delle molecole attive contenute nei farmaci avviene in maniera NON invasiva, esclusivamente per spinta meccanica repulsiva. L’ulteriore vantaggio è quello di poter regolare in modo preciso il volume di farmaco somministrato e la profondità, alla quale vogliamo che esso agisca.

 
Terapia farmacologica: 
Una delle caratteristiche principali della pompa diamagnetica è quella di veicolare il farmaco senza l’utilizzo di aghi o tecniche invasive e senza l’utilizzo di correnti elettriche. La terapia farmacologica con la diamagnetoterapia avviene attraverso un meccanismo di impianto molecolare per effetto dell’accelerazione che il campo magnetico della CTU Mega 18 imprime alle molecole dei farmaci.
La tecnica utilizzata permette alle molecole attive del farmaco di raggiungere la zona di interesse clinico con concentrazioni di principi attivi altamente superiori al loro limite di attività in modo selettivo ed ai differenti livelli di profondità desiderati.


Controindicazione Pompa Diamagnetica:
Non possono effettuare diamagnetoterapia i portatori di pace maker e di protesi metalliche di qualsiasi tipo, come pure pazienti affetti da malattie infettive molto gravi, cardiopatie importanti o da tumori in fase avanzata.